Regi lagni costituiscono la rete idrografica di canali per irreggimentare le acque , prevenire le inondazioni e tenere a disposizione le acque in caso di siccità . Si trovano nel territorio a nord di Napoli.
I canali, i lagni ( nome antico con cui si identificava il corso d’acqua che attraversava il Nolano si impaludava nella piana campana) sono detti Regi perché la loro storia è legata all’amministrazione borbonica. I Re Borbone, infatti, ampliarono, completarono e perfezionarono l'assetto della rete abbozzata nel '600.
Attentissime e particolareggiate erano le prescrizioni per mantenere le acque pulite e salubri no ché le modalità di controllo dei loro alvei per evitare inondazioni, come si evince dalla legge del 1833 che riporto più sotto.
L'efficienza di questa opera ingegneristica, all’avanguardia per l’epoca, è un esempio di tecnologia orografica ammirevole e i nostri antenati non conobbero le frane che vediamo oggi.
l canale principale attraversa la pianura campana da est a ovest, dall’area nolana fino al litorale domizio, attraversando il territorio di comuni popolosi come Nola, Marigliano, Acerra, Caivano, Marcianise, Casal di Principe, Villa Literno, Castel Volturno: una fascia a cavallo tra le province di Napoli e Caserta, per un tragitto lungo 55 chilometri, a cui vanno aggiunti 210 chilometri di canali secondari, che confluiscono “a spina di pesce” nell’asta principale.
Nati come opera di contenimento delle acque, gli alvei borbonici si sono trasformati, dal novecento in poi, in una appendice scarichi fognari .
Più di un milione e mezzo di residenti, infatti, sono compresi nei comuni del bacino idrografico, con insediamenti industriali, pratiche agricole intensive e una presenza diffusa di aziende zootecniche.
Oggi, all’interno di questo territorio, che comprende settantatre comuni delle province di Napoli e Caserta, sono stati censiti migliaia di siti contaminati o potenzialmente contaminati, oppure luoghi di abbandono incontrollato di rifiuti.
Da Angela Vece :
I Borbone fecero i Regi Lagni per scongiurare alluvioni. Chi sono i responsabili che l'hanno trasformati in discarica ?
Un’opera di alta ingegneria geologica, ancora utile oggi se non fosse che è diventata, con la gestione moderna, che certamente borbonica non è, una discarica a cielo aperto da maltrattare con versamenti illegali.