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Il bramito del Cervo
Ogni anno a Settembre ,si ripete nei boschi e nelle valli , questo primordiale rituale di amore del cervo maschio. Per la prima volta ho deciso di andare nel parco nazionale d’Abruzzo , per vivere questa emozionante esperienza. Parto con il cuore un po’ triste, per la terribile vicenda dell’orsa Amarena, una mia speranza, in questi giorni di visita al parco era di incontrarla.
Io sono innamorato del parco , lo frequento da quando avevo 18 anni, ci sono stato da solo, con amici ,c on la famiglia, che mi prende sempre in giro, perché quando propongo un fine settimana insieme in qualche posto, tutti insieme in coro dicono , “ Nel parco nazionale d’Abruzzo “ ma so che anche loro ormai sono affezionati a questi luoghi.
Villetta Barrea e Civitella Alfedena sono famose per la presenza dei cervi e si possono incontrare anche per le strade del paese , per niente intimiditi dalla presenza umana , ma per fotografare i cervi in amore più selvaggi,bisogna salire in quota. La nostra meta è il Lago Vivo , che si trova a circa 1600 metri di altitudine ,dove anche con questo caldo resistono alcune pozze d’acqua , i Cervi vanno lì ad abbeverarsi. La giornata inizia presto alle ore 5 , la prima parte della giornata la dedichiamo alla ricerca dell’orso e del lupo. Dopo una salita di circa 150 , minuti ,ci appostiamo, ma purtroppo nessun avvistamento,e dopo una discesa veloce ,una birra e una pizzetta alle 13,30 di nuovo in cammino per raggiungere il lago vivo. Il percorso da affrontare è di circa tre ore ,su una mulattiera ripida e piena di sassi, nel percorso fatto al mattino ho riportato dei problemi alle ginocchia, mi sono fatto prestare dei bastoncini da trekking , che mi hanno aiutato ad allievare il dolore.
Finalmente arriviamo in cima ,una statuina della madonnina ci segnala che siamo quasi arrivarti alla nostra meta, dopo pochi minuti un bellissimo cervo giovane che non nota la nostra presenza si mostra in tutta la sua bellezza e ci permette una bella serie di foto . Raggiungiamo un grande pianoro e ci accingiamo ad appostarci, reta mimetica addosso e finalmente ci possiamo riposare.Il pianoro è molto ampio con zone di arbusti bruciati dal sole e zone verdeggianti, ed un paio di pozze d’acqua, vicino ad una di queste è il nostro punto di osservazione .
In lontananza osserviamo molti cervi , la vallata risuona del bramito dei cervi maschi , purtroppo essendo zona di pascolo è pieno di bovini ,che con i loro campanacci, non ci permettono di godere in pieno dell’emozione nel sentire questo selvaggio richiamo. Già qualche harem si è formato, e con l’aiuto del binocolo osserviamo i cervi in atteggiamento di difesa all’ avvicinarsi di altri maschi. Passano le ore, qualche cervo passa molto vicino , e ci permette di fare foto ravvicinate, altri soggetti li riusciamo a fotografare ambientati. Come sempre quando si fa qualcosa che piace il tempo passa in fretta ,si fa buio e dobbiamo riscendere , con l’aiuto delle torce seguiamo il sentiero, nel buio completo la nostra guida , ogni tanto si ferma e fare il richiamo dell’allocco e un paio di volte è arrivata puntuale la sua risposta. Verso le 22,00 stanchi ma felici arriviamo alla macchina ,una sosta veloce in albergo per poi andiamo a cenare . Il nostro obiettivo principale era il cervo in amore , ma abbiamo dedicato anche un po’ di tempo la sera , alla ricerca dell’ orso , ma non siamo riusciti ad incontrarlo, il giorno dopo ci raccontano che mentre cenavamo , due orsi si aggiravano tranquillamente a 50 metri dove stavamo noi .
Così è la nostra passione fatta di attese ,delusioni , ma anche di tante emozioni quando nel monitor della nostra macchina fotografica realizziamo la foto che tante volte abbiamo pensato nella nostra testa.
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